La
serie è ambientata nel primo decennio del XXI
secolo. Il professor Haran Sozo, un grande scienziato
terrestre trasferitosi su Marte, mette a punto un
nuovo tipo di cyborg con volontà propria, chiamato
meganoide.
Poco dopo la loro nascita i robot sfuggono al controllo
del loro creatore ed occupano Marte uccidendo il Dottor
Haran, sua moglie e il loro figlio più grande
Ded. Si preparano quindi a trasformare in schiavi-robot
tutti gli abitanti della Terra per estendere il dominio
meganoide nell'intero universo.
Niente sembra poter fermare queste terribili macchine
guidate dal potente Don Zauker, ma Banjo, il figlio
più piccolo del dottor Haran, riesce a fuggire
da Marte grazie al Daitarn 3, un potente robot trasformabile
costruito anch'esso da suo padre, portando con sé
una immensa quantità di oro estratto dalle
miniere del pianeta.
Giunto sulla Terra installa, sotto la sua splendida
villa in riva al mare e con l'aiuto di Garrison (il
suo maggiordomo tuttofare), una base segreta ed un
sofisticato sistema automatizzato per la manutenzione
del suo robot.
Iniziano così le avventure del nostro eroe
che, spinto dal suo odio verso i meganoidi e suo padre
(loro creatore) - a cui attribuisce la colpa della
morte di sua madre e suo fratello - riuscirà
a salvare gli abitanti della Terra dal loro terribile
destino ed a sconfiggere per sempre il terribile Don
Zauker.
Koros,
l'aiutante di Don Zauker decide di lanciare Marte
contro la terra per distruggere tutti gli esseri umani,
ma Haran Banjo, Garrison, Beauty, Reika e Toppy partono
con dei razzi alla volta di Marte.
Banjo sfugge alle armate dei meganoidi lanciandosi
verso il palazzo di Don Zauker. Lì trova Koros
che lo assale ma ha la peggio; nel momento in cui
Banjo sta per uccidere Koros, Don Zauker si risveglia
dal suo sonno per combattere. Dopo un'estenuante battaglia
Dozauker viene sconfitto ed i buoni possono fare ritorno
sulla Terra.
Nella
villa fervono i preparativi per la partenza; Reika
è la prima a lasciare la casa, seguita da Toppy
e da Beauty. Garrison è l'ultimo ad andarsene
chiudendo i cancelli della villa.
Garrison
attende alla fermata dell'autobus sotto una pioggia
scrosciante, fissando la villa in cui si scorge ancora
una luce accesa. Poi, battendo il piede per terra
e grida al cielo: "1, 2, 3, Daitarn III".
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